Castello foto antica

Pervenuto in possesso dell’Amministrazione Comunale nel 1985, il Castello viene restaurato negli anni ’90. 
Numerose tracce e rinvenimenti archeologici permettono di considerare il territorio di Roccascalegna abitato sicuramente in epoca romana e nel V e VI secolo nella zona ove sono le contrade di Capriglia e Solagne ; non sappiamo se erano abitate le aree del capoluogo, la zona del Castello, se esistevano edifici ove è il Castello stesso ; anche se alcuni materiali di riutilizzo usati nella torretta potrebbero indicare l’esistenza di insediamenti sulla roccia già nel V e VI secolo se non addirittura in epoca romana.
I fenomeni d’incastellamento sono stati sufficientemente approfonditi dalle Accademie : “una parte degli autori assume come linea interpretativa quella che individua nelle esigenze di difesa diffusesi dopo le scorrerie saracene (860-890) e le invasioni Ungare (922-947) la causa determinante del fenomeno…”
Dall’analisi dei lavori e dei restauri è stato possibile appurare le fasi costruttiva essenziali del manufatto che possono in linea generale suddividersi in due più importanti periodi : una fase normanno – sveva, una fase angioino – aragonese.
Alla prima fase sarebbe da ascrivere una situazione di murature rettilinee merlate (visibili nella foto al lato) ed eventuali torri quadrate. Di queste ultime non v’è traccia, mentre per le merlature notevoli resti sono stati ben evidenziati dal restauro.
All’epoca angioina potrebbe riferirsi la ricostruzione della Torretta ed il riassetto di alcune Torri, quella di Sentinella e quella del Forno che erano più basse delle attuali.
Agli ultimi anni del  ‘400 ed ai primi del ‘500 è ascrivibile la ristrutturazione generale dell’impianto castellano, in concomitanza con l’avvento delle armi da fuoco.Castello prima dei restauri
La documentazione del 1525 parla di 4 torri nuove ed una antica, con ovvio riferimento alla Torretta quadrata, ma possiamo solo supporre che in quel periodo siano stati effettuati degli aggiustamenti più consoni all’evoluzione dei tempi e delle armi ; in pratica non sappiamo cosa effettivamente sia mutato per almeno due delle torri superstiti ; di certo non abbiamo nessun punto di riferimento tranne l’ingrossamento delle murature (Torre di Sentinella), la probabile costruzione della Torre del Carcere, forse una sistemazione o addirittura l’edificazione anche della Torre del Cuore “crollata”.
L’ipotesi evolutiva di riferimento è basata sulle considerazioni tecniche effettuate durante i lavori di restauro.