Il fantasma del “Dottor Stranamore”, in veste di leggenda cinematografica, è apparso da queste parti: il regista Claudio Pazienza ha girato il suo film “Sottovoce”, un capolavoro dedicato al set e alle vicende di un piccolo centro della provincia abruzzese, dove la proiezione del barone Corvo de Corvis, possidente barocco della rocca, esce di scena con la leggenda gotica dello ”jus primae noctis” e delle impronte di mani insanguinate sulle mura del Castello : ma il film non è solo questo episodio e la visione sullo schermo spiega tutto.

Se e quanto lo ius primae noctis fosse effettivamente diffuso e in quale misura i signori feudali ne facessero uso è difficile dirlo. Sembra che nel nostro castello nel 1646 il Barone "Corvo de Corvis" avesse introdotto questa opzione nobiliare nel proprio feudo. Sembra che un giovane travestito da sposa si introdusse nelle sue stanze e lo accoltellò. Sembra che nel morire il barone lasciò l'impronta della propria mano insanguinata sul muro  e che questa rimase visibile nella stanza del torrione grande fino al crollo avvenuto nel 1940.